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Sandys, Edwin, sir.

Uomo politico inglese. Figlio dell'arcivescovo di York, Edwin Sandys, e fratello del poeta George Sandys, ultimò gli studi a Oxford e intraprese una brillante carriera politica. Nel 1586 entrò a far parte del Parlamento; rieletto nel primo Parlamento di Giacomo I (1603-04), divenne capo dell'opposizione parlamentare, ruolo che mantenne nei successivi Parlamenti del 1610 e del 1614. Il 21 maggio 1614 S. pronunciò un celebre discorso nel quale prese posizione a favore della natura elettiva della monarchia e, quindi, della limitazione del potere del monarca a opera dei diritti dei sudditi, oltre che del diritto dei sudditi alla resistenza. Ciò ebbe come conseguenza lo scioglimento del Parlamento da parte di Giacomo I e la convocazione di S. al cospetto del Consiglio privato. Nel 1619 S. fu nominato tesoriere della Virginia Company e costituì un Comitato con il compito specifico di redigere i regolamenti della compagnia, stabilire la forma di Governo della colonia e scegliere i magistrati; allo scadere del suo mandato, la colonia risultava enormemente cresciuta, sia in popolazione sia in ricchezza. Nel 1620, nonostante la ferma opposizione di Giacomo I alla rielezione di S., entrarono in Parlamento il conte di Southampton e quello di N. Ferrar, entrambi sostenitori della linea politica di S. Dopo un fallito tentativo di arresto ai danni di quest'ultimo (fu la protesta dei Comuni che, nel 1621, impose la sua scarcerazione), nel 1624 il King's Bench dichiarò nullo lo statuto della Virginia Company elaborato da S., decretando che fosse la Corona ad assumere il governo della Colonia. Sostituito da J. Pym come guida dell'opposizione, nel 1628 S. non fu più rieletto in Parlamento (Worcestershire 1561-1629).